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Il Gran Sasso d’Italia tra sport invernali, ciaspolate, snowkite e nuove tendenze
15 febbraio 2023

Tra le altitudini del nostro versante teramano, passando dal Gran Sasso d’Italia ai monti Gemelli, le nostre montagne offrono nella stagione invernale, con le numerose infrastrutture presenti sul territorio, la possibilità di praticare diverse attività sportive.

Ai Prati di Tivo, storica località sciistica del nostro Gigante Bianco, si possono praticare gli sport invernali da sempre più amati quali lo sci, lo sci di fondo, le ciaspolate, sci alpinismo e sci di fondo ma si possono fare anche nuove esperienze, come lo splitboard e lo snowkite.

Con le ciaspole, cioè le racchette da neve si può percorrere tutto il crinale dell’Arapietra con un panorama mozzafiato che si apre sul Peretone e la catena orientale del Gran Sasso. Un tempo queste racchette da neve erano costruite con materiali naturali ed erano utilizzate soprattutto da cacciatori e contadini, erano grandi o piccole a seconda dell’ambiente: sulle Alpi esistevano ciaspole a forma di fagiolo, di piccole dimensioni, adatte a nevi dure, mentre in Canada e nei boschi nevosi del continente americano si usavano grandi racchette intrecciate, per non affondare nella neve spolverina. 

Le ciaspole moderne hanno un vantaggio rivoluzionario: hanno i talloni liberi. La racchetta è legata solo nella parte anteriore del piede e il piede sale e scende come se si camminasse senza, mentre la ciaspola scivola sul terreno. È simile al movimento dello sci di fondo, questo rende la ciaspolata naturale. Con le ciaspole, dotate tutte di ramponcini per non scivolare nella neve dura o ghiacciata, si possono raggiungere luoghi di montagna un tempo riservati agli scialpinisti. Attività adatta a tutti da considerare solo più faticosa di una camminata normale, per cui è buona regola ridurre leggermente la lunghezza di un percorso rispetto a una camminata estiva.

Lo Splitboard, invece, è una disciplina che nasce negli Stati Uniti a metà degli anni ‘90, ed è uno sport facilissimo da praticare, dove con una tavola da snowboard che si divide a metà formando due pezzi separati, permettendo di risalire i pendii con la tecnica dello scialpinismo. Quando si arriva in cima le due estremità tornano ad unirsi per formare la tavola da snowboard originale e scendere con la tecnica del freeryde. Ci sono percorsi adatti a questa disciplina da Fonte Cerreto a Prati di Tivo.

Lo snowkite ha una storia che nasce dai sogni di un bambino: Dieter Strasilla era, infatti, solo un bambino quando per la prima volta si trovò a leggere un libro intitolato: "Dal volo degli uccelli al volo umano", scovato per caso nella sua libreria. In un attimo quella del volo diventò la sua ossessione, tanto da portarlo ad innamorarsi delle idee e degli esperimenti di Otto Lilenthal, conosciuto anche come “the flying man”, nonché pioniere dell’aviazione su mezzi ultraleggeri.

È grazie agli studi di Lienthal, alla disponibilità della madre sarta e alle competenze del fratello, per anni impiegato della NASA negli Stati Uniti, che Strasilla inventa così un nuovo sport: lo snowkite. Realizzando il sogno di farsi trascinare sulla neve dal vento. E’ una disciplina che sfrutta la forza del vento e per poterla praticare basta un imbracatura, un paio di sci o snowboard, un aquilone, un po' di vento, la neve e coraggio. Lo snowkite è considerato uno sport acrobatico, anche se può essere praticato da tutti.

Nell'alternarsi di un paesaggio maestoso e solenne, come quello del Gran Sasso, a un paesaggio più rilassante, come quello dei Monti Gemelli, ciò che resta nel cuore dei visitatori e amanti degli sport invernali è sicuramente la bellezza di questo paesaggio “forte e gentile”.

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