Le curiosità da scoprire

Last but not least, DiscoverTeramo è una destinazione fascinosa anche perché riserva tante curiosità, aneddoti e soprese. Dal grande bagaglio di tradizioni, riti, devozione popolare, leggende e folklore locale ne estrapoliamo alcune:

  1. Il mito del Gigante che dorme: il Gran Sasso viene anche definito come il “Gigante che dorme”. Alla base c’è un’affascinante leggenda sulla montagna teramana. Narra che Maia, la più bella delle Pleiadi, fuggì dalla Frigia per portare in salvo il suo unico figlio Ermes, il gigante nato dalla sua relazione con Zeus e caduto in battaglia. Dopo un lungo viaggio, si rifugiò tra le montagne abruzzesi per cercare un’erba miracolosa che avrebbe potuto salvare il suo amato figlio. Ma la montagna, ricca di erbe medicamentose, era purtroppo coperta dalla neve, dunque ogni suo tentativo di ricerca fu inutile. Ermes morì e Maia lo seppellì sul Gran Sasso, dove ancora oggi, chiunque osservi la montagna da est, può riconoscere il profilo del "Gigante che dorme";
  2. La danza del laccio d’amore: c’è un’antica danza propiziatoria, ancora oggi praticata e diffusa nel comune di Penna Sant’Andrea e nei principali eventi di folklore. E’ la “danza del laccio d’amore”, che affonda le sue origini nella preistoria, parte di una più vasta liturgia di venerazione delle divinità arboree e di propiziazione della fecondità. Si tratta di una delle tradizioni popolari più sentite che cadenza i ritmi della vita rurale abruzzese, attraverso le tappe più importanti come il primo amore, il fidanzamento, il matrimonio;
  3. La fonte dei miracoli della Madonna dello Splendore: a Giulianova è situato il Santuario della Madonna dello Splendore. Qui in un luogo nascosto dalle mura, quasi segreto, ma ricco di fede e spiritualità, è custodita la Fonte Miracolosa, un pozzo la cui acqua, secondo tradizione, proverrebbe da una sorgente che passa proprio sotto l’Altare maggiore sul quale è esposto, in un tempietto, il veneratissimo Simulacro, apparso a un contadino molti anni fa. Le sue acque sono raccolte all’interno di una piccola piscina, decorata con uno splendido mosaico sui toni del blu. I pellegrini vi si recano in cerca di un momento di riflessione e di preghiera, si segnano e si bagnano. Essa è simbolo di grazia e benedizione da parte di Dio e della Vergine Maria;
  4. Il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata e la tradizione dei "100 giorni": il Santuario ai piedi del Gran Sasso, nel comune di Isola, è tra i più conosciuti in Italia e in Europa. Due milioni di pellegrini vi arrivano ogni anno per pregare sulla tomba del giovane studente passionista. L'aspetto che più colpisce chiunque arrivi è che il Santuario richiama ogni anno migliaia di giovani per una sosta di preghiera. Ogni anno, gli studenti delle scuole medie superiori dell'Abruzzo e delle Marche arrivano al santuario per una giornata di spiritualità, a 100 giorni esatti dagli esami di maturità, mentre a fine agosto migliaia di giovani da tutta Italia si accampano qui per cinque giorni per il partecipatissimo raduno Tendopoli-Festa dei giovani;
  5. Il rito dell’indulgenza plenaria della Madonna della Tibia: a Crognaleto, sorge il piccolo santuario della Madonna della Tibia su uno sperone roccioso posto a 1187 m. A quest’ultima si attribuiscono guarigioni miracolose e poteri di protezione dalle calamità. Dal 1619, per concessione del Vescovo aprutino Giovanni Battista Visconti viene accordata un'indulgenza di cento giorni all'anno per ogni visita alla chiesa nel giorno del 9 agosto, durante la quale i fedeli si addentrano nel sentiero accompagnati da una fiaccolata.
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